Immatricolazione auto: tempi, documenti e costi

clienti in una concessionaria per acquisto auto

L’immatricolazione dell’auto è quella procedura che permette al veicolo di poter circolare in strada. Nello specifico, il mezzo viene registrato presso l’Archivio Nazionale Veicoli della Motorizzazione Civile. Una volta che la pratica va a buon fine, si ottengono due documenti fondamentali: la targa e il libretto di circolazione.

Come immatricolare l’auto

Solitamente, le pratiche per immatricolare un veicolo vengono svolte direttamente dal concessionario presso cui è stato acquistato. In alternativa, se si desidera sbrigare la procedura in autonomia, ci si può sempre rivolgere presso un’agenzia che si occupa di pratiche auto. Nel caso in cui si scegliesse questa strada, occorre collaborare con i professionisti a cui ci si è affidati, fornendo loro tutti i documenti necessari affinché l’immatricolazione vada a buon fine. La procedura per l’immatricolazione di un’auto usata è esattamente la stessa.

Il tutto cambia quando si deve effettuare l’immatricolazione di un’auto estera. Infatti, quando il mezzo non è italiano, cambiano sia le procedure che le terminologie. In questo caso, è bene specificare che una macchina estera viene definita nuova se non è mai stata immatricolata o se lo è nel suo Paese di origine ma non ha percorso ancora 6.000 km ed è stata venduta entro 6 mesi dalla data di immatricolazione estera. Al contrario, viene definita usata quando ha superato i 6.000 km ed è stata venduta dopo i 6 mesi dalla prima immatricolazione. 

Qui, sorge un’ulteriore differenza fra Europa e extra Europa. Infatti, per i veicoli provenienti dai Paesi UE ci sono delle differenze, a seconda che l’automobile sia nuova, usata, acquistata da privato o da un concessionario. Inoltre, potrebbe essere necessario il pagamento delle tasse di registrazione o altre spese. Per le macchine che arrivano dai Paesi extra Europa, invece, occorre pagare sia i dazi doganali che l’IVA sul prezzo d’acquisto della vettura. Tuttavia, questi costi variano in base al Paese di provenienza e al reale valore dell’auto. Per informazioni più dettagliate riguardo l’immatricolazione di un’auto estera, l’agenzia delle entrate è l’ufficio a cui rivolgersi.

Se si vuole effettuare l’immatricolazione di un’auto come autocarro, pratica diffusa specialmente fra i titolari di aziende, si può dedurre le spese legate all’utilizzo della macchina e beneficiare di alcune riduzioni su IVA, IRPEF, IRES e IRAP. Al giorno d’oggi, portare a termine questa pratica non è facile come lo era negli anni 2000, ma è ancora possibile.

E come si fa a sapere quando è stata immatricolata un’auto? Una delle vie più veloci è quella di controllare l’immatricolazione dell’auto dalla targa. Infatti, nella banda blu presente a destra, sopra la sigla della provincia è presente un cerchio dove, a volte, è indicato l’anno di immatricolazione. Occorre però essere consapevoli che questo dato potrebbe non essere preciso, soprattutto perché questa tipologia di targhe è stata eliminata dal mercato da ormai molti anni. 

Un’altra alternativa, una via sempre percorribile, e che permette di capire l’anno di immatricolazione dell’auto dalla targa, è quella di richiedere una visura PRA. Infatti, consultando il Pubblico Registro Automobilistico è possibile scoprire tutte le generalità del veicolo. Oppure, si può sempre dare una lettura al libretto di circolazione, dove sono presenti due lettere e due numeri, rispettivamente relativi alla provincia di appartenenza e alla data di immatricolazione. Quest’ultima via, però, è percorribile solo se si ha libero accesso al libretto.

Documenti necessari

I documenti necessari all’immatricolazione di un’auto, nuova o usata, sono:

  • il codice fiscale dell’acquirente;
  • la fotocopia del suo documento d’identità;
  • la certificazione di residenza, se è diversa da quella segnalata sul documento fornito;
  • una dichiarazione di conformità rilasciata direttamente dalla casa costruttrice;
  • il modello d’istanza unificata per l’immatricolazione alla Motorizzazione Civile e l’iscrizione al PRA;
  • permesso di soggiorno nel caso in cui l’acquirente provenisse da un Paese non europeo.

Nel caso dell’immatricolazione di un’auto estera nuova presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), i documenti da presentare per svolgere la pratica sono:

  • una copia della carta d’identità;
  • il modello d’istanza unificata per l’immatricolazione alla Motorizzazione Civile e l’iscrizione al PRA;
  • l’atto di vendita;
  • una dichiarazione di conformità europea rilasciata dall’azienda costruttrice;
  • il modulo TT2119;
  • la copia del permesso di soggiorno nel caso in cui l’acquirente provenisse da un Paese non europeo.

Invece, se si procede con l’immatricolazione di un’auto estera usata presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista, i documenti necessari sono:

  • una copia della carta d’identità;
  • il modello d’istanza unificata per l’immatricolazione alla Motorizzazione Civile e l’iscrizione al PRA;
  • l’atto di vendita;
  • una dichiarazione di conformità europea rilasciata dall’azienda costruttrice;
  • la carta di circolazione estera;
  • il modulo TT2119;
  • la copia del permesso di soggiorno nel caso in cui l’acquirente provenisse da un Paese non europeo.

Se, invece, nella propria zona non sono presenti degli STA, ci si può rivolgere alla Motorizzazione Civile portando i seguenti documenti:

  • il certificato dell’origine del veicolo;
  • il documento di circolazione straniero;
  • la scheda tecnica del veicolo;
  • la dichiarazione di conformità europea della casa costruttrice;
  • la bolletta doganale.

Dopodiché, dopo massimo 60 giorni occorre recarsi al PRA e portare:

  • la dichiarazione di proprietà del veicolo autenticata;
  • una fotocopia del documento d’identità, con una traduzione certificata nel caso in cui il documento fosse straniero;
  • il modello NP2D per l’iscrizione al PRA;
  • la fotocopia della carta di circolazione rilasciata dalla Motorizzazione;
  • la fotocopia della carta di circolazione estera;
  • la copia del permesso di soggiorno nel caso in cui l’acquirente provenisse da un Paese non europeo.

Può, inoltre, essere utile sapere che se non esistono degli accordi bilaterali fra l’Italia e il Paese in cui è stata comprata la macchina, occorre che tutti i documenti richiesti per l’iscrizione al PRA vengano redatti in lingua italiana, allegando una certificazione di conformità elaborata da un traduttore consolare ufficiale.

Chi si occupa dell’immatricolazione dell’auto 

Quando si tratta di una macchina nuova, acquistata presso un concessionario, solitamente è proprio quest’ultimo ad occuparsi di tutte le pratiche volte all’immatricolazione auto. Di conseguenza, il veicolo viene consegnato solo quando tutto il processo è stato completato.

In alternativa, se si desidera procedere in autonomia con l’immatricolazione, ci si può rivolgere in una qualsiasi agenzia che si occupa di pratiche auto oppure allo Sportello Telematico dell’Automobilista, il quale si occupa di mandare tutta la documentazione alla Motorizzazione.

Anche nel caso di immatricolazione di un’auto estera ci si può recare in una delle agenzie presenti sul territorio che provvedono a queste pratiche, allo Sportello Telematico dell’Automobilista più vicino, oppure presso la Motorizzazione Civile.

Quanto costa l’immatricolazione di un’auto?

Quando si procede con le pratiche di immatricolazione di un’auto, è bene tenere a mente che la procedura non è gratuita e che si devono sostenere dei costi, alcuni dei quali sono fissi, mentre altri possono variare a seconda di svariati fattori che devono essere considerati di volta in volta. 

In caso di auto estera, invece, il costo base è di circa 320, ai quali si devono però aggiungere le maggiorazioni dell’Imposta Provinciale di Trascrizione e le competenze dell’agenzia di pratiche auto a cui ci si è deciso di affidare le pratiche o alla delegazione ACI.

Tempi di immatricolazione dell’auto

I tempi di immatricolazione dell’auto sono relativamente brevi, solitamente occorrono solo 3 giorni lavorativi, entro i quali lo STA assegna una targa e un libretto di circolazione. Dopodiché, entro 60 giorni occorre iscrivere l’auto al registro PRA per ottenere il certificato di proprietà.

In generale, quando si acquista un’auto presso un concessionario, se il veicolo è in pronta consegna, il lasso di tempo che intercorre fra l’acquisto, l’immatricolazione e la consegna è di circa 7 giorni lavorativi.

Anche nel caso di immatricolazione di un’auto estera, se ci si rivolge direttamente allo STA, i tempi sono di circa 3 giorni. Invece, nel caso in cui si facesse la pratica in Motorizzazione, i tempi potrebbero allungarsi di alcune settimane, soprattutto nel caso in cui l’auto avesse origini extraeuropee.

L’immatricolazione dell’auto è quella procedura che permette al veicolo di poter circolare in strada. Nello specifico, il mezzo viene registrato presso l’Archivio Nazionale Veicoli della Motorizzazione Civile. Una volta che la pratica va a buon fine, si ottengono due documenti fondamentali: la targa e il libretto di circolazione.

Come immatricolare l’auto

Solitamente, le pratiche per immatricolare un veicolo vengono svolte direttamente dal concessionario presso cui è stato acquistato. In alternativa, se si desidera sbrigare la procedura in autonomia, ci si può sempre rivolgere presso un’agenzia che si occupa di pratiche auto. Nel caso in cui si scegliesse questa strada, occorre collaborare con i professionisti a cui ci si è affidati, fornendo loro tutti i documenti necessari affinché l’immatricolazione vada a buon fine. La procedura per l’immatricolazione di un’auto usata è esattamente la stessa.

Il tutto cambia quando si deve effettuare l’immatricolazione di un’auto estera. Infatti, quando il mezzo non è italiano, cambiano sia le procedure che le terminologie. In questo caso, è bene specificare che una macchina estera viene definita nuova se non è mai stata immatricolata o se lo è nel suo Paese di origine ma non ha percorso ancora 6.000 km ed è stata venduta entro 6 mesi dalla data di immatricolazione estera. Al contrario, viene definita usata quando ha superato i 6.000 km ed è stata venduta dopo i 6 mesi dalla prima immatricolazione. 

Qui, sorge un’ulteriore differenza fra Europa e extra Europa. Infatti, per i veicoli provenienti dai Paesi UE ci sono delle differenze, a seconda che l’automobile sia nuova, usata, acquistata da privato o da un concessionario. Inoltre, potrebbe essere necessario il pagamento delle tasse di registrazione o altre spese. Per le macchine che arrivano dai Paesi extra Europa, invece, occorre pagare sia i dazi doganali che l’IVA sul prezzo d’acquisto della vettura. Tuttavia, questi costi variano in base al Paese di provenienza e al reale valore dell’auto. Per informazioni più dettagliate riguardo l’immatricolazione di un’auto estera, l’agenzia delle entrate è l’ufficio a cui rivolgersi.

Se si vuole effettuare l’immatricolazione di un’auto come autocarro, pratica diffusa specialmente fra i titolari di aziende, si può dedurre le spese legate all’utilizzo della macchina e beneficiare di alcune riduzioni su IVA, IRPEF, IRES e IRAP. Al giorno d’oggi, portare a termine questa pratica non è facile come lo era negli anni 2000, ma è ancora possibile.

E come si fa a sapere quando è stata immatricolata un’auto? Una delle vie più veloci è quella di controllare l’immatricolazione dell’auto dalla targa. Infatti, nella banda blu presente a destra, sopra la sigla della provincia è presente un cerchio dove, a volte, è indicato l’anno di immatricolazione. Occorre però essere consapevoli che questo dato potrebbe non essere preciso, soprattutto perché questa tipologia di targhe è stata eliminata dal mercato da ormai molti anni. 

Un’altra alternativa, una via sempre percorribile, e che permette di capire l’anno di immatricolazione dell’auto dalla targa, è quella di richiedere una visura PRA. Infatti, consultando il Pubblico Registro Automobilistico è possibile scoprire tutte le generalità del veicolo. Oppure, si può sempre dare una lettura al libretto di circolazione, dove sono presenti due lettere e due numeri, rispettivamente relativi alla provincia di appartenenza e alla data di immatricolazione. Quest’ultima via, però, è percorribile solo se si ha libero accesso al libretto.

Documenti necessari

I documenti necessari all’immatricolazione di un’auto, nuova o usata, sono:

  • il codice fiscale dell’acquirente;
  • la fotocopia del suo documento d’identità;
  • la certificazione di residenza, se è diversa da quella segnalata sul documento fornito;
  • una dichiarazione di conformità rilasciata direttamente dalla casa costruttrice;
  • il modello d’istanza unificata per l’immatricolazione alla Motorizzazione Civile e l’iscrizione al PRA;
  • permesso di soggiorno nel caso in cui l’acquirente provenisse da un Paese non europeo.

Nel caso dell’immatricolazione di un’auto estera nuova presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), i documenti da presentare per svolgere la pratica sono:

  • una copia della carta d’identità;
  • il modello d’istanza unificata per l’immatricolazione alla Motorizzazione Civile e l’iscrizione al PRA;
  • l’atto di vendita;
  • una dichiarazione di conformità europea rilasciata dall’azienda costruttrice;
  • il modulo TT2119;
  • la copia del permesso di soggiorno nel caso in cui l’acquirente provenisse da un Paese non europeo.

Invece, se si procede con l’immatricolazione di un’auto estera usata presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista, i documenti necessari sono:

  • una copia della carta d’identità;
  • il modello d’istanza unificata per l’immatricolazione alla Motorizzazione Civile e l’iscrizione al PRA;
  • l’atto di vendita;
  • una dichiarazione di conformità europea rilasciata dall’azienda costruttrice;
  • la carta di circolazione estera;
  • il modulo TT2119;
  • la copia del permesso di soggiorno nel caso in cui l’acquirente provenisse da un Paese non europeo.

Se, invece, nella propria zona non sono presenti degli STA, ci si può rivolgere alla Motorizzazione Civile portando i seguenti documenti:

  • il certificato dell’origine del veicolo;
  • il documento di circolazione straniero;
  • la scheda tecnica del veicolo;
  • la dichiarazione di conformità europea della casa costruttrice;
  • la bolletta doganale.

Dopodiché, dopo massimo 60 giorni occorre recarsi al PRA e portare:

  • la dichiarazione di proprietà del veicolo autenticata;
  • una fotocopia del documento d’identità, con una traduzione certificata nel caso in cui il documento fosse straniero;
  • il modello NP2D per l’iscrizione al PRA;
  • la fotocopia della carta di circolazione rilasciata dalla Motorizzazione;
  • la fotocopia della carta di circolazione estera;
  • la copia del permesso di soggiorno nel caso in cui l’acquirente provenisse da un Paese non europeo.

Può, inoltre, essere utile sapere che se non esistono degli accordi bilaterali fra l’Italia e il Paese in cui è stata comprata la macchina, occorre che tutti i documenti richiesti per l’iscrizione al PRA vengano redatti in lingua italiana, allegando una certificazione di conformità elaborata da un traduttore consolare ufficiale.

Chi si occupa dell’immatricolazione dell’auto 

Quando si tratta di una macchina nuova, acquistata presso un concessionario, solitamente è proprio quest’ultimo ad occuparsi di tutte le pratiche volte all’immatricolazione auto. Di conseguenza, il veicolo viene consegnato solo quando tutto il processo è stato completato.

In alternativa, se si desidera procedere in autonomia con l’immatricolazione, ci si può rivolgere in una qualsiasi agenzia che si occupa di pratiche auto oppure allo Sportello Telematico dell’Automobilista, il quale si occupa di mandare tutta la documentazione alla Motorizzazione.

Anche nel caso di immatricolazione di un’auto estera ci si può recare in una delle agenzie presenti sul territorio che provvedono a queste pratiche, allo Sportello Telematico dell’Automobilista più vicino, oppure presso la Motorizzazione Civile.

Quanto costa l’immatricolazione di un’auto?

Quando si procede con le pratiche di immatricolazione di un’auto, è bene tenere a mente che la procedura non è gratuita e che si devono sostenere dei costi, alcuni dei quali sono fissi, mentre altri possono variare a seconda di svariati fattori che devono essere considerati di volta in volta. 

In caso di auto estera, invece, il costo base è di circa 320, ai quali si devono però aggiungere le maggiorazioni dell’Imposta Provinciale di Trascrizione e le competenze dell’agenzia di pratiche auto a cui ci si è deciso di affidare le pratiche o alla delegazione ACI.

Tempi di immatricolazione dell’auto

I tempi di immatricolazione dell’auto sono relativamente brevi, solitamente occorrono solo 3 giorni lavorativi, entro i quali lo STA assegna una targa e un libretto di circolazione. Dopodiché, entro 60 giorni occorre iscrivere l’auto al registro PRA per ottenere il certificato di proprietà.

In generale, quando si acquista un’auto presso un concessionario, se il veicolo è in pronta consegna, il lasso di tempo che intercorre fra l’acquisto, l’immatricolazione e la consegna è di circa 7 giorni lavorativi.

Anche nel caso di immatricolazione di un’auto estera, se ci si rivolge direttamente allo STA, i tempi sono di circa 3 giorni. Invece, nel caso in cui si facesse la pratica in Motorizzazione, i tempi potrebbero allungarsi di alcune settimane, soprattutto nel caso in cui l’auto avesse origini extraeuropee.

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