Cambio candele auto: quando farlo e quanto costa

candela auto

Il cambio delle candele è un’azione fondamentale per mantenere le prestazioni ottimali del motore e garantire una guida sicura. Le candele, infatti, sono basilari per la combustione del carburante e il funzionamento regolare del veicolo. Queste si trovano nella testa di ogni cilindro e sono protese direttamente nella camera di combustione, nella quale gli elettrodi producono una scintilla che accende il carburante.

La scintilla elettrica che è emessa dalle candele auto può raggiungere una tensione di 30.000 Volt. La spinta prodotta smuove il pistone a una velocità di espansione di 20 m/s.

Pertanto, le candele auto sono perennemente sottoposte a stress sia termico sia chimico, quindi tendono a consumarsi e a sporcarsi, oltre ad avere comunque una durata massima consigliata, oltre la quale devono essere obbligatoriamente cambiate. Vediamo quando è necessario cambiare le candele nelle auto a benzina e GPL, nonché il costo medio dell’intervento.

Quando cambiare le candele nelle auto a benzina

Nelle auto a benzina, le candele giocano un ruolo cruciale, in quanto producono la scintilla necessaria per accendere la miscela di aria e carburante nella camera di combustione. Tuttavia, con il tempo e l’impiego, le candele si usurano, compromettendo l’efficienza del motore e aumentando il consumo di carburante. I segnali che rivelano la necessità di cambiare le candele sono:

  • difficoltà di avviamento: se il motore fatica a partire, potrebbe essere dovuto a candele usurate o mal funzionanti.
  • perdita di potenza: un’accelerazione poco reattiva è spesso legata a problemi di accensione.
  • aumento del consumo di carburante: le candele non funzionanti correttamente possono causare un utilizzo inefficiente del carburante.
  • emissioni dello scarico anomale: si verifica un aumento delle emissioni di scarico o un odore di carburante incombusto
  • spie sul cruscotto: l’accensione della spia del motore potrebbe indicare problemi legati alle candele.

Inoltre, è consigliabile seguire gli intervalli consigliati per il cambio che sono indicate nel libretto di manutenzione dell’auto e si deve tenere presente che, la frequenza con cui sostituire le candele dipende anche dal tipo di veicolo e dal modello di candele utilizzate come segue:

  • candele standard in rame: Durata media di circa 20.000-30.000 km.
  • candele in platino o iridio: Possono durare fino a 100.000 km grazie a materiali più resistenti.

Generalmente è bene sostituire le candele di accensione ogni 30.000-60.000 km per le auto più moderne, oppure ogni 15.000-30.000 km per i veicoli più datati. Questi intervalli sono soggetti ad ulteriori variazioni in base alle condizioni di guida specifiche. Ad esempio, se si guida principalmente in città o in condizioni di traffico intenso, potrebbe essere necessario sostituire le candele più di frequente rispetto a chi viaggia su lunghe distanze in strade extraurbane. 

Quando cambiare le candele nelle auto a diesel e GPL

Le auto a diesel e GPL utilizzano sistemi di accensione diversi rispetto a quelle a benzina ma il ruolo delle candele rimane importante a garanzia dell’efficienza del motore. Vediamo le principali differenze e i segnali di usura per le due tipologie.

Nelle auto a diesel, le candele di accensione non sono utilizzate; il loro equivalente sono le candelette. Queste riscaldano l’aria all’interno della camera di combustione per consentire l’accensione del carburante e il segnale di usura è la difficoltà di avviamento, specialmente a basse temperature, e prestazioni del motore ridotte. Generalmente, le candelette devono essere sostituite ogni 80.000-100.000 km (almeno) ma è sempre utile un controllo periodico durante le revisioni.

Le auto a GPL hanno molte caratteristiche in comune con quelle a benzina, compreso il bisogno di avere delle candele di accensione. Tuttavia, a causa delle proprietà usuranti del GPL, il deterioramento delle candele può essere leggermente più veloce. I segnali delle candele usurate sono gli stessi delle auto a benzina, con l’aggiunta di possibili irregolarità nel passaggio tra alimentazione a benzina e GPL. L’intervallo di sostituzione consigliato è solitamente ogni 30.000-50.000 km, in base alla qualità delle candele e alle condizioni d’uso del veicolo. In ogni caso si ricorda che è opportuno utilizzare candele specifiche. 

Quanto costa cambiare le candele dell’auto

Il costo del cambio delle candele varia in base a diversi fattori, tra cui il tipo di candele, la manodopera e il modello del veicolo. Di seguito, una panoramica dei costi medi del prezzo delle candele:

  • candele in ferro, cromo e nichel: il costo unitario varia tra i 2,50 e 10 euro.
  • candele in platino: il prezzo si aggira intorno ai 10-20 euro per unità.
  • candele in iridio: più costose, con un prezzo che può raggiungere i 30 euro per unità

Solitamente le candele realizzate in ferro, cromo e nichel sono quelle più vendute e diffuse. Chi cerca prodotti che assicurano lunga durevolezza nel tempo, dovrà concentrare la scelta sui modelli in platino o iridio.

La sostituzione delle candele richiede anche la manodopera che può variare in base alla complessità del motore. Per le auto semplici la manodopera può costare tra 30 e 50 euro mentre per le auto con motori complessi, in alcuni casi, il costo può superare i 100 euro, soprattutto se l’accesso alle candele è difficile. Quindi, combinando il prezzo delle candele con la manodopera, il costo medio totale per il cambio delle candele può variare in questo modo: per le auto standard tra 50 e 150 euro e per le auto di lusso o sportive può arrivare fino a 300 euro o più.

Cambiare in modo tempestivo le candele usurate è fondamentale per evitare problemi più gravi al motore, come ad esempio i danni alle valvole o al catalizzatore. Inoltre, una manutenzione regolare migliora l’efficienza del carburante e riduce le emissioni inquinanti. Perciò seguire il piano di manutenzione consigliato dal costruttore e affidarsi a professionisti qualificati è la chiave per mantenere il veicolo in condizioni perfette. Per chi possiede una buona manualità, è possibile risparmiare sui costi di manodopera sostituendo le candele in autonomia, però è essenziale avere gli strumenti giusti e seguire le indicazioni del produttore.

Il cambio delle candele è un’azione fondamentale per mantenere le prestazioni ottimali del motore e garantire una guida sicura. Le candele, infatti, sono basilari per la combustione del carburante e il funzionamento regolare del veicolo. Queste si trovano nella testa di ogni cilindro e sono protese direttamente nella camera di combustione, nella quale gli elettrodi producono una scintilla che accende il carburante.

La scintilla elettrica che è emessa dalle candele auto può raggiungere una tensione di 30.000 Volt. La spinta prodotta smuove il pistone a una velocità di espansione di 20 m/s.

Pertanto, le candele auto sono perennemente sottoposte a stress sia termico sia chimico, quindi tendono a consumarsi e a sporcarsi, oltre ad avere comunque una durata massima consigliata, oltre la quale devono essere obbligatoriamente cambiate. Vediamo quando è necessario cambiare le candele nelle auto a benzina e GPL, nonché il costo medio dell’intervento.

Quando cambiare le candele nelle auto a benzina

Nelle auto a benzina, le candele giocano un ruolo cruciale, in quanto producono la scintilla necessaria per accendere la miscela di aria e carburante nella camera di combustione. Tuttavia, con il tempo e l’impiego, le candele si usurano, compromettendo l’efficienza del motore e aumentando il consumo di carburante. I segnali che rivelano la necessità di cambiare le candele sono:

  • difficoltà di avviamento: se il motore fatica a partire, potrebbe essere dovuto a candele usurate o mal funzionanti.
  • perdita di potenza: un’accelerazione poco reattiva è spesso legata a problemi di accensione.
  • aumento del consumo di carburante: le candele non funzionanti correttamente possono causare un utilizzo inefficiente del carburante.
  • emissioni dello scarico anomale: si verifica un aumento delle emissioni di scarico o un odore di carburante incombusto
  • spie sul cruscotto: l’accensione della spia del motore potrebbe indicare problemi legati alle candele.

Inoltre, è consigliabile seguire gli intervalli consigliati per il cambio che sono indicate nel libretto di manutenzione dell’auto e si deve tenere presente che, la frequenza con cui sostituire le candele dipende anche dal tipo di veicolo e dal modello di candele utilizzate come segue:

  • candele standard in rame: Durata media di circa 20.000-30.000 km.
  • candele in platino o iridio: Possono durare fino a 100.000 km grazie a materiali più resistenti.

Generalmente è bene sostituire le candele di accensione ogni 30.000-60.000 km per le auto più moderne, oppure ogni 15.000-30.000 km per i veicoli più datati. Questi intervalli sono soggetti ad ulteriori variazioni in base alle condizioni di guida specifiche. Ad esempio, se si guida principalmente in città o in condizioni di traffico intenso, potrebbe essere necessario sostituire le candele più di frequente rispetto a chi viaggia su lunghe distanze in strade extraurbane. 

Quando cambiare le candele nelle auto a diesel e GPL

Le auto a diesel e GPL utilizzano sistemi di accensione diversi rispetto a quelle a benzina ma il ruolo delle candele rimane importante a garanzia dell’efficienza del motore. Vediamo le principali differenze e i segnali di usura per le due tipologie.

Nelle auto a diesel, le candele di accensione non sono utilizzate; il loro equivalente sono le candelette. Queste riscaldano l’aria all’interno della camera di combustione per consentire l’accensione del carburante e il segnale di usura è la difficoltà di avviamento, specialmente a basse temperature, e prestazioni del motore ridotte. Generalmente, le candelette devono essere sostituite ogni 80.000-100.000 km (almeno) ma è sempre utile un controllo periodico durante le revisioni.

Le auto a GPL hanno molte caratteristiche in comune con quelle a benzina, compreso il bisogno di avere delle candele di accensione. Tuttavia, a causa delle proprietà usuranti del GPL, il deterioramento delle candele può essere leggermente più veloce. I segnali delle candele usurate sono gli stessi delle auto a benzina, con l’aggiunta di possibili irregolarità nel passaggio tra alimentazione a benzina e GPL. L’intervallo di sostituzione consigliato è solitamente ogni 30.000-50.000 km, in base alla qualità delle candele e alle condizioni d’uso del veicolo. In ogni caso si ricorda che è opportuno utilizzare candele specifiche. 

Quanto costa cambiare le candele dell’auto

Il costo del cambio delle candele varia in base a diversi fattori, tra cui il tipo di candele, la manodopera e il modello del veicolo. Di seguito, una panoramica dei costi medi del prezzo delle candele:

  • candele in ferro, cromo e nichel: il costo unitario varia tra i 2,50 e 10 euro.
  • candele in platino: il prezzo si aggira intorno ai 10-20 euro per unità.
  • candele in iridio: più costose, con un prezzo che può raggiungere i 30 euro per unità

Solitamente le candele realizzate in ferro, cromo e nichel sono quelle più vendute e diffuse. Chi cerca prodotti che assicurano lunga durevolezza nel tempo, dovrà concentrare la scelta sui modelli in platino o iridio.

La sostituzione delle candele richiede anche la manodopera che può variare in base alla complessità del motore. Per le auto semplici la manodopera può costare tra 30 e 50 euro mentre per le auto con motori complessi, in alcuni casi, il costo può superare i 100 euro, soprattutto se l’accesso alle candele è difficile. Quindi, combinando il prezzo delle candele con la manodopera, il costo medio totale per il cambio delle candele può variare in questo modo: per le auto standard tra 50 e 150 euro e per le auto di lusso o sportive può arrivare fino a 300 euro o più.

Cambiare in modo tempestivo le candele usurate è fondamentale per evitare problemi più gravi al motore, come ad esempio i danni alle valvole o al catalizzatore. Inoltre, una manutenzione regolare migliora l’efficienza del carburante e riduce le emissioni inquinanti. Perciò seguire il piano di manutenzione consigliato dal costruttore e affidarsi a professionisti qualificati è la chiave per mantenere il veicolo in condizioni perfette. Per chi possiede una buona manualità, è possibile risparmiare sui costi di manodopera sostituendo le candele in autonomia, però è essenziale avere gli strumenti giusti e seguire le indicazioni del produttore.

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